Decessi dovuti a COVID-19 nei pazienti affetti da tumore durante diverse ondate di pandemia
Con il continuo allentamento delle linee guida per prevenire la trasmissione di COVID-19, in particolare in ambito ospedaliero, i gruppi vulnerabili dal punto di vista medico, come i pazienti affetti da cancro, possono andare incontro a un carico diverso di mortalità da COVID-19 rispetto alla popolazione generale.
È stata valutata la mortalità da COVID-19 tra i pazienti statunitensi affetti da tumore rispetto alla popolazione generale degli Stati Uniti durante le diverse ondate della pandemia.
Uno studio trasversale ha utilizzato i dati del database CDC WONDER ( Center for Disease Control and Prevention’s Wide-Ranging Online Data for Epidemiologic Research ) per esaminare la mortalità da COVID-19 tra i pazienti statunitensi affetti da tumore e la popolazione generale nel periodo 2020-2022.
Il numero di decessi dovuti a COVID-19 durante l'ondata invernale di Omicron dal 2021 al 2022 è stato confrontato con i decessi durante l'ondata invernale di COVID-19 dell'anno precedente ( quando la variante wild-type SARS-CoV-2 era predominante ) utilizzando i tassi di mortalità.
I dati sono stati analizzati dal 21 luglio al 31 agosto 2022.
I pazienti sono stati esposti all’onda pandemica durante la quale è stata predominante la variante wild-type ( da dicembre 2020 a febbraio 2021 ), la variante Delta ( da luglio 2021 a novembre 2021 ) o la variante Omicron ( da dicembre 2021 a febbraio 2022 ).
L’esito principale era il numero di decessi per COVID-19 al mese.
Il campione comprendeva 34.350 pazienti affetti da tumore ( 14.498 femmine, 42.2%, e 19.852 maschi, 57.8% ) e 628.156 membri della popolazione generale ( 276.878 femmine, 44.1%, e 351.278 maschi, 55.9% ) che sono morti di COVID-19 quando erano predominanti le varianti wild-type ( dicembre 2020-febbraio 2021 ), Delta ( luglio 2021-novembre 2021 ) e Omicron invernale ( dicembre 2021-febbraio 2022 ).
Tra i pazienti affetti da tumore, il maggior numero di decessi mensili per COVID-19 si è verificato durante il periodo invernale di Omicron ( n=5.958 ): al picco del periodo invernale di Omicron, si è verificato il 18% in più di decessi rispetto al picco del periodo wild type.
Per contro, tra la popolazione generale, il maggior numero di decessi mensili per COVID-19 si è verificato durante il periodo wild-type ( n=105.327 ) e al culmine del periodo invernale di Omicron si è registrato il 21% in meno di decessi per COVID-19.
Nelle analisi dei sottogruppi per sito di tumore, la mortalità per COVID-19 è aumentata maggiormente, del 38%, tra i pazienti con linfoma durante il periodo invernale di Omicron rispetto al periodo wild-type.
I risultati di questo studio trasversale hanno indicato che i pazienti affetti da tumore hanno avuto un carico disparato di mortalità per COVID-19 durante l’ondata invernale di Omicron rispetto alla popolazione generale degli Stati Uniti.
Con l’emergere di nuove varianti immuno-evasive di SARS-CoV-2, molte delle quali si prevede saranno resistenti ai trattamenti con anticorpi monoclonali, le strategie per prevenire la trasmissione di COVID-19 dovrebbero rimanere una priorità elevata. ( Xagena2023 )
Potter AL et al, JAMA Oncol 2023; 9: 1417-1422
Inf2023 Onco2023
Indietro
Altri articoli
Stimolazione cerebrale profonda del nucleo anteriore del talamo nell'epilessia farmacoresistente nel Registro multicentrico dei pazienti MORE
L’efficacia della stimolazione cerebrale profonda del nucleo anteriore del talamo ( ANT DBS ) nei pazienti con epilessia resistente ai...
Panitumumab iniziale più Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino oppure più Fluorouracile e Leucovorina nei pazienti anziani con carcinoma colorettale metastatico RAS e BRAF wild-type: studio PANDA della Fondazione GONO
Si è verificato se sia la doppietta chemioterapica con uno schema modificato di Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino ( mFOLFOX )...
Fattore di von Willebrand ricombinante e Acido Tranexamico per sanguinamento mestruale abbondante nelle pazienti con malattia di von Willebrand lieve e moderata negli Stati Uniti: studio VWDMin
Un sanguinamento mestruale abbondante si verifica nell’80% delle donne affette dalla malattia di von Willebrand ed è associato a carenza...
Associazione tra antiandrogeni di seconda generazione ed effetti tossici cognitivi e funzionali in studi clinici randomizzati
L'uso degli antiandrogeni di seconda generazione ( AA ) nel trattamento del cancro alla prostata è in aumento. Evidenze retrospettive hanno...
Avelumab versus chemioterapia standard di seconda linea nei pazienti con tumore colorettale metastatico e instabilità dei microsatelliti
Solo uno studio clinico randomizzato ha dimostrato la superiorità degli inibitori del checkpoint immunitario nei pazienti con tumore del colon-retto...
Tossicità ed efficacia della terapia con cellule CAR-T nel linfoma primario e secondario del sistema nervoso centrale
Il linfoma primario del sistema nervoso centrale ( PCNSL ) recidivato / refrattario e il linfoma secondario del sistema nervoso...
Edoxaban per 12 mesi rispetto a 3 mesi nei pazienti affetti da tumore con trombosi venosa profonda distale isolata: studio ONCO DVT
La durata ottimale della terapia anticoagulante per la trombosi venosa profonda distale isolata nei pazienti affetti da tumore è clinicamente...
Dabigatran nel trattamento e nella profilassi secondaria del tromboembolismo venoso nei bambini con trombofilia
Nello studio DIVERSITY di fase 2b/3, il trattamento di 3 mesi con Dabigatran ( Pradaxa ) è risultato non-inferiore allo...
Impatto della seconda neoplasia primaria post-trapianto autologo sugli esiti del mieloma multiplo: un'analisi CIBMTR
La sopravvivenza globale ( OS ) è migliorata significativamente nel mieloma multiplo ( MM ) nell'ultimo decennio con l'uso di...
Manifestazioni neuropsichiatriche e disturbi del sonno con la terapia antiretrovirale a base di Dolutegravir rispetto allo standard di cura nei bambini e negli adolescenti: analisi secondaria dello studio ODYSSEY
Studi di coorte condotti su adulti con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno dimostrato che Dolutegravir (...